cultura barocca
Riproduzione e informatizzazione a cura di B. Durante <Ferma restando l'importanza critica dell'articolo moderno a cura di Guido Fagioli Vercellone nel "Dizionario Biografico degli Italiani" - Volume 50 (1998) su Carlo Innocenzo FRUGONI (Nato a Genova il 21 nov. 1692 da Giovan Stefano e da Camilla Isola, entrambi patrizi genovesi: morto a Parma il 20 dicembre 1768) vale la pena tuttora di scrivere quanto ne studiò G.B. Spotorno nel V volume della sua Storia Letteraria della Liguria scrivendo dei Poeti Liguri del XII e XVIII secolo (vedi qui l'Indice del volume V, integrato da altre notazioni, e calcolando che nel volume coi Poeti compaiono altri Uomini di Cultura e di Scienza) e dedicando al Frugoni un ampio spazio critico come qui si vede digitalizzato sì da porlo in prima fila appunto, come appena sopra scritto, nel capitolo dedicato ai poeti liguri dei secoli XVII e XVIII [anche operanti fuori della Serenissima Repubblica di Genova in base a quella che oggi si direbbe "fuga dei cervelli" [tra i casi menzionati dallo Spotorno vale qui la pena di ricordare il genovese Giovanni Granelli e pure Giuseppe Luigi Biamonti di San Biagio della Cima che ebbe un'influenza panitaliana con il suo Addio al Giardino di Boboli, influenza che corse a lungo, senza peraltro fermarsi ma via via trasformandosi, dal Foscolo al Briano in merito alla poesia sepolcrale e delle rovine) essendo la Repubblica principalmente votata all'economia ed al commercio che alla cultura sì da avere pochi casi di mecenatismo ed un accademismo modesto di fronte a quello di altre grandi città nonostante il fiorire di talenti artistici e letterari ligustici come anche qui si vede) proseguendo come dichiara la sua dinamica sui tanti letterati, maggiori e minori, dalla morte del grande di Savona che fu il celebre poeta Chiabrera trattato in precedenza (le parole evidenziate con sottolineatura in rosso sono attive). Figura di spicco nell'accademismo italiano del '700 scrisse molto (forse troppo e su troppi temi ma non senza qualità e sensibilità artistica) anche se tanti suoi contributi come qui, e solo a titolo d'esempio, andarono ad arricchire le raccolte di tante Accademie finendo talora per essere dispersi. Questo, qui digitalizzato, Volume di Carlo Innocenzo Frugoni (nell'Accademia di Arcadia con il nome pastorale di "Comante Eginetico") e che reca titolo di Rime dell'Abate Carlo Frugoni pubblicate sotto gli auspici della Sacra Real Cattolica Maestà di Elisabetta Farnese Regina delle Spagne (Parma, 1734) - a parte qualche pubblicazione di minor portata - risulta esser l'"unica opera a stampa edita "in vita" di questo prolifico autore la cui Opera Omnia avverrà solo postuma nel 1779 (Stamperia Reale, Parma) a c. del Rezzonico. Di questo volume delle Rime (ornato da una splendida stampa effigiante come qui si vede Elisabetta Farnese). Ecco qui l' Indice che rimanda a tutte le liriche digitalizzate (opere che come sopra detto spaziano su un'infinità di tematiche = per curiosità, di questo procedere del Frugoni, rammentiamo alcune sue liriche = una assolutamente spirituale, come in questo sonetto redatto, qual uomo di fede e ligure, in merito all'Antro eremitico della Maddalena presso Marsiglia. connesso peraltro a varie tematiche, non escluso certo il tema della "Via della Maddalena" implicante con un richiamo alla spiritualità altresì, implicitamente, un rimando ai pellegrinaggi della Fede (su questo non si può escludere il fatto generale che in un'epoca di crescente anticlericalismo e di sviluppo di pensiero illuminista la Chiesa andasse affrontando, tra varie tematiche epocali, il richiamo ad una superiore spiritualità ed a minori sue interferenze nella vita temporale degli Stati") ed altre, fondamentalmente guerresche e legate ai successi spagnoli sull'Impero Turco, alle imprese vittoriose di Filippo V "Re delle Spagne" compreso il trionfo nella presa di Orano

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